«Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli
amici. Ha anche cose nella mente che non rivelerebbe
nemmeno agli amici, ma solo a se stesso, in segreto. Ma
ci sono anche altre cose che un uomo ha paura di rivelare
anche a se stesso, e ogni uomo perbene ha un certo numero
di cose del genere accantonate nella mente». Così scriveva
Fèdor Dostoevskij in Memorie
del sottosuolo.
Nessuno di noi è completamente immune dal fenomeno dell’#autoinganno anzi, la nostra vita ne è spesso pesantemente condizionata, come ad esempio quelle storie d’amore ormai logore di cui non si riesce a credere che siano finite, oppure il dipendere da sostanze tossiche credendo che sia il frutto di un comportamento scelto autonomamente e quanti casi nelle sfera lavorativa…
Possiamo definire l’autoinganno come un fenomeno psicologico che consiste nella formazione o nel mantenimento di una credenza falsa sulla spinta di un forte stato di motivazione nel credere quella proposizione.
Cosa vuole realmente una persona che si autoinganna?
Vuole credere che la realtà sia in un certo modo oppure vuole trovarsi nello stato di benessere conseguente al credere che la realtà sia in un certo modo?
- L'autoinganno di Patrizia Pedrini
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