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Piante da vivaio

Change management

La moderna Psicologia del Cambiamento si occupa dello studio delle caratteristiche cognitive, emozionali e comportamentali del cambiamento migliorativo personale. Studia in sostanza come sia possibile riuscire ad attivare nelle persone le risorse più adeguate per cambiare la realtà in cui vivono. La finalità è dunque quella di realizzare forme di cambiamento in grado di offrire un miglioramento della propria condizione esistenziale.

 

A livello organizzativo Richard L. Daft, esperto in teoria dell’organizzazione, e Raymond A. Noe, professore di management e risorse umane presso l’università dell’Ohio, nel loro saggio “Organizational behavior” identificano tre tipologie di cambiamento tipiche di un’azienda:

  • Cambiamento della struttura e delle strategie organizzative: coinvolge soprattutto il management. Può consistere, ad esempio, in un nuovo sistema di ricompense, di coordinamento delle risorse o di controllo. Include anche i cambiamenti nelle caratteristiche strutturali e negli obiettivi strategici dell’organizzazione.

  • Cambiamento dei processi e dell’ambiente di lavoro: riguarda soprattutto il modo e i luoghi in cui le persone lavorano. Attori di questo cambiamento sono i soggetti esterni, che esercitano una forte influenza sull’organizzazione, e i manager, che predispongono programmi finalizzati a migliorare la qualità di vita dei lavoratori e i risultati produttivi. Questo tipo di cambiamento può attuarsi, ad esempio, tramite una riprogettazione dei flussi lavorativi o una modernizzazione degli strumenti di lavoro. 

  • Cambiamento culturale: interessa i valori, le norme, gli atteggiamenti, le credenze e i comportamenti degli individui. Si concretizza in azioni di vario tipo indirizzate a modificare pensieri, percezioni, rappresentazioni e atteggiamenti delle persone. Può esercitarsi su ogni area dell’organizzazione e a vari livello della cultura aziendale.

Cambiare è proprio così complesso ed improbabile?

Con la formazione aziendale, indipendentemente dalle più diffuse credenze sulla difficoltà del cambiamento, alcune persone sembrano dimostrare trasformazioni eccezionali della loro condizione esistenziale. Chi ha potuto sperimentare questo prezioso tipo di evoluzione personale si rende probabilmente conto anche dell’enorme differenza tra le fasi successive della propria vita. Il passaggio da una all’altra di queste fasi è di norma innescato da un momento di crisi.

Queste crisi possono anche avere come conseguenza molta sofferenza e confusione, ma ciò che accade in seguito è una sorta di piccolo miracolo della vita. La coscienza si espande verso nuovi confini di consapevolezza totalmente sconosciuti in precedenza.

 

Questi confini possono essere definiti come tali proprio per il fatto che a loro volta possono essere ulteriormente trascesi ed estesi rispetto all’attuale centro del proprio essere.

Il nostro approccio alla gestione del cambiamento:

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Status quo

In questa fase ci concentriamo sullo stato attuale della persona o dello staff, utilizzando strumenti quali sessioni di coaching, test psicometrico, questionari, ecc.

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Gestione della crisi

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Esplorazione e Costruzione

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